domenica 14 giugno 2009

mercoledì 3 giugno 2009

mercoledì 6 maggio 2009

martedì 28 aprile 2009

"SaRtOrE ArTiGiAnAlE"




La professione del sarto artigianale non è intrapresa da moltissimi individui, la produzione seriale e la diffusione delle grandi catene d' abbigliamento hanno sicuramente contribuito a rendere l' abito "su misura" una scelta del cliente molto rara.Fino a qualche tempo fa, non era inconsueto recarsi dal sarto per la confezione di un capo che calzasse a pennello, che fosse un pezzo unico frutto delle proprie esigenze e gusti.Il lavoro sartoriale è stato da sempre espressione della creatività artistica italiana;
il sarto, attraverso le competenze tecniche ed il proprio gusto estetico, cura di ogni dettaglio e distingue il suo cliente dalla massa, andando contro ogni logica del mercato odierno.
La funzione e il significato del costume oggi è molto diversa da quella del passato. Mentre oggi si cerca per il teatro tradizionale un effetto realistico, e scuole e laboratori di costumistica eseguono accurate ricerche per ricostruire la moda dei secoli passati o per creare modelli che si ispirino ad essa, i costumi teatrali fino al 1700 circa non rispondevano a criteri di realismo o di ricerca storica.

...UN GRAN LAVORO....

Ideazione, progettazione e realizzazione di costumi e accessori teatrali, folcloristici, di scena e di abbigliamento in genere; manutenzione, conservazione, affitto e/o vendita degli stessi.
Ideazione, progettazione, realizzazione e commercializzazione di allestimenti di spazi fieristici e scenografici in genere.
Esecuzione di ricami, pittura su stoffa, plissettatura tessuti e trattamenti chimici sugli stessi.



TEATROTERAPIA

"i volti umani ridono con chi ride e piangono con chi piange. Se vuoi che io pianga, prima devi provare dolore tu: allora la tua sofferenza mi toccherà; ma se farai male la tua parte, mi addormenterò o mi metterò a ridere" (Orazio)

RICERCA_TeatroTerapia

La teatroterapia è una forma di arteterapia di gruppo sempre più diffusa.Da parte di alcuni psicologi e teatranti, in Italia come all’estero, è stato sviluppato negli ultimi anni un approccio originale che coniuga le teorie psicologiche e le prassi artigianali dell’allestimento scenico. Si definisce teatroterapia la messa in scena dei propri vissuti, all’interno di un gruppo, con il supporto di alcuni principi di presenza scenica derivati dall’arte dell’attore. Essa implica l’educazione alla sensorialità e alla percezione del proprio movimento corporeo e vocale; agisce attraverso la rappresentazione di personaggi extraquotidiani (principalmente improvvisati), ma implica un minuzioso lavoro pre-espressivo. L’obiettivo della seduta di teatroterapia è quello di rendere armonico il rapporto tra corpo, voce, mente nella relazione con l’altro, gli altri, sé stesso e la propria creatività interpretativa.Gli effetti delle sedute di gruppo continuano a produrre risultati sul singolo anche dopo la seduta stessa, in quanto gli stimoli ricevuti entrano a far parte di un’esperienza profonda che la persona può integrare nella vita di tutti i giorni. La Teatroterapia non produce diagnosi, né interpretazioni psicologiche, ma rafforza nuove visioni di sé, pertanto non può sostituire cure psicoterapeutiche, ma le affianca.L’attore diventa superiore, non solo all’uomo naturale, ma anche al personaggio delineato dal testo. Il testo teatrale è come una specie d’automa, che l’attore manovra e trasforma in qualcosa di nuovo. Il distacco emotivo e l’artificio diventano gli ingredienti fondamentali di quello che chiamiamo arte. Il teatroterapia comporta un vero e proprio percorso, che coinvolge il corpo, la mente e l’etica stessa dell’attore. L’idea centrale è che si giunge a plasmare la mente, agendo sull’universo psichico dell’attore, così da risvegliare in lui una dimensione creativa, che darà nuovo spessore anche ai gesti e agli atteggiamenti del corpo. Questo si può realizzare grazie alla capacità dell’attore di creare con le immagini della fantasia. Immagini che, se da un lato sono ispirate al testo e quindi suggerite dall’autore, dall’altro si nutrono di un intenso lavoro personale fatto dall’attore stesso.

Laboratorio di CrEaTiViTà Teatrale:

_per sperimentare nuovi modi di essere e abbandonare le solite maschere
_per liberare l'immaginazione
_per essere occupati invece che pre-occupati
_per familiarizzare con il rischio del vivere
_per sviluppare la creatività insieme agli altri
_per sviluppare la sensibilità e l'espressività
_per vincere le ansie e le paure detronizzando l'immagine sacra di se stessi
_per muovere i primi passi sulla scena

lunedì 27 aprile 2009

martedì 14 aprile 2009

CONTESTO FISICO






Con questo plastico di studio ho voluto mettere in evidenza la relazione che intercorre tra i tre poli catalizzatori e l'area di progetto e tra questa e le urban voids limitrofe.Si vengono a creare delle linee guida che ipoteticamente potranno rappresentare le aperture o i percorsi..come se fosse una griglia che si viene a creare sopra una piastra....







CONTESTO SOCIALE_PARTNERSHIP AL PROGETTO


Assicurano sostegno e collaborazione al progetto del Teatro di cintura diversi protagonisti del mondo istituzionale e culturale della città: il Comune di Roma , con l'Assessorato alle Politiche Culturali e l'Assessorato alle Politiche per le Periferie, l' Ass.ne Teatro di Roma , la Regione Lazio e l' Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Nello specifico, il Dipartimento IV dell' Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma ha assunto l'incarico di coordinare il lavoro dei diversi partner, assumendo la responsabilità amministrativa, economica e organizzativa del progetto;garantisce il collegamento costante con le realtà culturali, scolastiche e imprenditoriali del territorio.
All' Ass.ne Teatro di Roma è affidato il compito di gestire la struttura, tecnicamente ed organizzativamente, investendo presso la Direzione Generale e presso il Teatro stesso, le proprie risorse umane.
L'Università degli Studi di Roma Tor Vergata è promotrice di una rete di rapporti territoriali in grado di includere il Teatro in polo di eccellenza che si estenda dal “campus” alla città, offrendo occasioni di aggregazione e di formazione, grazie ai laboratori del DAMS; al fine di una più approfondita conoscenza del territorio , in particolare, la Facoltà di Lettere si impegna a svolgere un’analisi territoriale per individuare tipologie di intervento innovative, indirizzate alla riqualificazione sociale e culturale dello spazio.
A garanzia del coordinamento delle attività è stata istituita una Commissione che comprenda un’ equa rappresentanza di tutti gli Enti promotori, assicurando così – oltre alle risorse economiche ed umane - una straordinaria pluralità di competenze: il Dipartimento Cultura e il Dipartimento alle Periferie del Comune di Roma, in sinergia con il Municipio VIII Roma delle Torri, l'Università Tor Vergata e l'Ass.ne Teatro di Roma.
Assicurano sostegno e collaborazione anche il CENTRO SOCIALE ANZIANI T. FRASSINELLI, (VIA PORTA FURBA 62) e la scuola elementare.Per quanto riguarda la consulenza artistica ho cercato di mettermi in contatto tramite mail con Michele Placido e Paola Cortellesi(direttori artistici dei teatri il Quarticciolo e Tor Bella Monaca),ma sono ancora in attesa di una loro risposta…

CONTESTO LUOGO


Doppia realtà:si passa rapidamente da uno stato di quiete ad uno di rumore...l'attenzione è stata volta verso tre POLI CATALIZZATORI quali la chiesa,la scuola elementare e il centro anziani limitrofi alla 22_urban voids.Sono proprio questi poli che creano un rumore in questa periferia e che possono rappresentare dei punti di forza all'interno dell'area di progetto.Con il coinvolgimento di questi poli già esistenti e ben funzionanti si può creare un altro polo(quale il teatro di cintura metropolitana)con lo scopo di creare rumore,collaborazione,integrazione sociale e ridare alla periferia la giusta vivibilità

domenica 29 marzo 2009

TEATRO DI "CINTURA METROPOLITANA"

La definizione di Teatro di Cintura è espressamente definita dalla legge regionale L.R. 15 settembre 2005, numero 16, che sancisce: "La Regione, d’intesa con il Comune di Roma, promuove la costituzione di una rete di teatri di cintura metropolitana finalizzata allo sviluppo di attività di produzione, di laboratori e di ospitalità da parte di formazioni di teatro, danza e musica, a favore delle aree periferiche di Roma e dei comuni limitrofi, con il coinvolgimento delle risorse istituzionali e culturali presenti sul territorio. Con successiva deliberazione della Giunta regionale sono definiti i criteri e le modalità di funzionamento della rete di teatri, nonché l’istituzione di una commissione di coordinamento e valutazione. Per l’attuazione della fase iniziale del progetto per l’esercizio 2005 è istituito uno specifico capitolo nell’ambito dell’UPB G11 con la seguente denominazione “Costituzione di una rete di teatri di cintura metropolitana” e con la disponibilità in termini di competenza e di cassa di euro 70.000,00".

Il primo polo ad inserirsi in questa nomenclatura è stato il Teatro del Lido, nel municipio XIII, volto a svolgere funzioni come quella di produzione, promozione culturale e correlata distribuzione di essa, accanto ad un misurato e calcolato impegno all' inserimento del teatro nel "suolo" cittadino. Su tale scia si è inserito successivamente il Teatro di Tor Bella Monaca nel municipio VIII che ha sicuramente goduto di molti consensi e successi grazie alla qualità dell' ubicazione, sicuramente sui generis, e alle politiche gestionali e programmatorie.
A cosa ci riferiamo quando facciamo ricorso ai termini gestione e programmazione di Teatri di Cintura?
Sicuramente al coinvolgimento delle autorità territoriali(municipio e vari associazionismi), alla gestione amministrativa del luogo teatro ed al coordinamento collegiale della programmazione teatrale(ricorso anche alla comunicazione web fra teatri).
Altra tappa significativa del percorso del Teatro di Cintura all'interno del tessuto urbano romano è stata l'inaugurazione del teatro biblioteca del Quarticciolo, storico quartiere popolare degli anni 30, mirato alla riqualificazione del territorio. "Si è creata dissonanza".







In questo sistema di sinergie, il Teatro di Roma ha svolto un lavoro di coordinamento e di programmazione per teatri che hanno la caratteristica innovativa di essere fortemente radicati nel quartiere dove sorgono e di avere, come uno degli obiettivi principali della loro attività, quello di costruire percorsi formativi per lo spettatore e per le associazioni teatrali del territorio: si tratta di ambiti ampi, con un bacino di pubblico nel quale è rilevante la presenza di giovani e di immigrati, con bisogni e caratteristiche differenti.